Farmacovigilanza è una parola specifica che ricorre in ambito medico e terapeutico ma di cui spesso i pazienti non conoscono lo scopo e l’importanza.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce la farmacovigilanza come “l’insieme delle attività finalizzate all’identificazione, alla valutazione e alla prevenzione di effetti avversi dei medicinali e a far sì che i farmaci vengano utilizzati solo quando i benefici superano i rischi”.
Nessun farmaco, infatti, è privo di rischi e i suoi eventuali effetti devono essere monitorati continuamente.
Gli effetti potenzialmente nocivi dei farmaci
Gli effetti nocivi – comunemente dette “reazioni avverse” – del farmaco possono essere dati da:
- sensibilità o intolleranza personale
- da un uso improprio
- da un sovradosaggio
- da errori medici
- da abuso
- da uso al di fuori delle condizioni autorizzate per patologia, posologia, popolazione
Cosa fanno i farmacisti nello specifico?
I farmacisti aiutano i cittadini a seguire il giusto dosaggio, quando manca una prescrizione medica personalizzata, possono consigliare l’utilizzo o meno di integratori a seconda dello stato di salute del singolo paziente e raccolgono le segnalazioni sospette in seguito all’uso di farmaci, integratori alimentari, prodotti omeopatici e altri di origine naturale.
È importante sapere che è sufficiente un sospetto legato all’uso del farmaco per segnalare la reazione avversa.
Perché il semplice sospetto di una correlazione tra uso del farmaco e reazione avversa è sufficiente a giustificare una segnalazione?
Né il pubblico, né i farmacisti sono tenuti, infatti, a individuare una concatenazione causa-effetto tra il farmaco impiegato e la reazione segnalata.
Il motivo è da ricercarsi nella salvaguardia efficace della salute del paziente e nella raccolta precoce di informazioni strategiche.
A chi vengono inviate le segnalazioni?
Le segnalazioni di sospette reazioni avverse vengono inviata all’Istituto di Farmacovigilanza Regionale: quando la farmacovigilanza evidenzia un problema di sicurezza grave e generale, l’AIFA può sospendere la commercializzazione del prodotto farmaceutico; se non si arriva alla sospensione, si include la reazione avversa nella scheda tecnica del prodotto e se ne dà notizia a tutti gli operatori sanitari.
La segnalazione da parte dei cittadini
Anche i pazienti, senza necessità di alcuna preparazione in materia sanitaria possono e devono segnalare una reazione avversa in seguito all’assunzione di un farmaco, un integratore o un prodotto omeopatico: è possibile fare la segnalazione al medico e al farmacista, oppure direttamente sul sito dell’AIFA dove è disponibile la scheda di segnalazione da compilare in ogni suo campo.
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